I costi della politica che incidono sui bilanci familiari dei Cittadini sono anche quelli dei Servizi erogati da Società a capitale interamente o a maggioranza pubblica come quello idrico, dello smaltimento dei rifiuti, ecc., create dagli stessi Enti pubblici con proprio capitale (Comuni per fare un esempio) nelle varie forme societarie come Società a Responsabilità Limitata (S.r.l.) o per Azioni (S.p.a.). Servizi spacciati come “a gestione pubblica” da parte di società che per loro natura sono a scopo di lucro e operano nel mercato come tutte le altre a capitale privato. Ma credo che queste Società siano utili ai soli partiti che nominano di fatto i componenti dei Consigli di Amministrazione, perché il loro operato non è vincolato al rispetto delle normative per i servizi erogati direttamente da Enti pubblici come i Comuni e le Regioni come avveniva in passato con una gestione diretta, sottraendolo al vaglio (controllo) del Consiglio comunale, o regionale. Per fare un esempio, queste Società che gestiscono i servizi per conto dell’Ente pubblico, anche se sono costituite con capitale a maggioranza pubblica di proprietà degli stessi Comuni o Regioni, possono assumere personale, affidare consulenze, fare investimenti operando liberamente come tutte le società private. I servizi gestiti da queste Società sono poi affidati nella sostanza in regime di monopolio (in House) senza alcuna concorrenza del mercato. Da questo stato di cose ne deriva che possono applicare tariffe per i servizi erogati conseguenti alle proprie autonome scelte societarie (numero di personale assunto, investimenti fatti, ecc.) e non dipendenti dalla libera concorrenza di mercato a discapito dei Cittadini (utenti) che pagano questi servizi. Viene da dire: non prendiamo in giro spacciando come servizio gestito dal pubblico quello che nei fatti non lo è!!