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Placido Munafò

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A proposito della cattedrale di Notre Dame a Parigi

 

Uno dei monumenti simbolo di Parigi. La cattedrale gotica di Notre Dame durante la rivoluzione francese fu oggetto di devastazioni e saccheggi e  nei decenni successivi rimase un rudere abbandonato al punto che si pensò anche di abbatterla. Nella metà dell’ottocento in Francia si aprì una polemica tra classicisti dell’Accademia de Beaux Art e goticisti che produsse molti documenti che rappresentarono per i decenni successivi un riferimento per le “dispute teoriche” (1846-’47). Uno degli architetti in vista del periodo fu Viollet-leDuc sostenitore della valenza nazionale del gotico (era il periodo in cui si “scoprirono”, se così si può dire gli “stili architettonici”). Ma Viollet-le Duc fu famoso anche per i molti interventi di restauro sulle cattedrali gotiche francesi e  non solo quelle parigine. Interventi invasivi che rimaneggiarono ampiamente gli edifici alla ricerca dello stile gotico completo (restauro stilistico) anche se questo non era posseduto in origine dall’edificio, con demolizioni e rifacimenti. Anche la cattedrale di Notre Dame fu oggetto di ampi rifacimenti da parte di Viollet –le-Duc da lui restaurata o manomessa dipende dai punti di vista tra il 1845 e il 1864. Fu lui ad inserire la famosa lanterna nell’incrocio tra i transetti e la navata centrale, realizzandola in ghisa con alla base i dodici apostoli, oggi purtroppo crollata per l’incendio. Il problema oggi è come  intervenire: copiando il passato (rifacimento o falso)? O invece reinterpretando con un linguaggio attuale cercando di conferire al monumento un valore aggiunto?

Briciole di storia: "Case del Fascio"

      

 

   

 

   

 

             

 

  

 

   

 

Dopo un lungo periodo “oscurantista” che ha caratterizzato la cultura del nostro Paese dal dopoguerra sino a tutti gli anni ’80 e in parte è proseguito nel decennio successivo, si stanno riscoprendo nell’ambito dell’architettura,  i valori culturali, estetici e funzionali dell’architettura del Ventennio. Un’architettura che fu volutamente ignorata da un manipolo  di rappresentanti “l’intellighenzia” italiana nel tentativo goffo, quanto maldestro di cancellare un periodo della Nostra storia, atteggiamento che purtroppo non interessò la sola architettura. … A  tal proposito basta leggere quanto scrisse  l’architetto, urbanista e politico Bruno Zevi, uno dei maggiori storici e critici italiani dell’architettura  nel suo “ Saper vedere l’architettura” che così “liquida” l’architettura del Ventennio senza MAI menzionarla direttamente: ” …  l’accademismo ha imitato l’architettura romana quando aveva  un programma di architetture simbolo che volevano esprimere i vuoti conati di ritorni imperialistici, miti di supremazia militare e politica, con edifici statici e spazi statici, ravvolti nell’enfasi megalomane e nella retorica”. ... Prendendo spunto da queste parole di Zevi, che definirei emblematiche di un’antistorica lettura  ideologica dell’architettura italiana, mostro alcune foto e rappresentazioni di architetture del Ventennio. Gli esempi scelti NON sono oggetti architettonici qualunque, bensì le sedi de

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Una finestra innovativa: "Invisible Window Frame"

Questa finestra è il risultato di un lavoro di ricerca e sperimentazione che è stato possibile trasferire all’industria e al mercato e alla concessione di un brevetto europeo European Patent No. 3071775 , brevetto di proprietà P.Munafò, I. Munafò, R. Corradini.

E’ una finestra che utilizza nuovi materiali per migliorarne le prestazioni e il design. Il suo minore impatto ambientale (emissioni di CO2) rispetto alle finestre oggi sul mercato,  è la diretta conseguenza dell’utilizzo di questi materiali innovativi che permettono di utilizzare telai di piccolissime dimensioni inseriti all’intero vetri camera. Soluzione questaoggetto del brevetto - qualunque imitazione di questa soluzione è una interferenza impropria alla proprietà intellettuale tutelata dal brevetto. La finestra è realizzabile in alluminio (con taglio termico), pultruso (GFRP) e legno  con dimesioni dei profili dimensioni dell’ordine di 30mmm indipendentemente delle dimensioni del serramento. Con questo sistema ad esempio sono realizzabili  scorrevvoli con  ampie specchiature di 3mtx 3mt mantenendo le stesse dimensioni ridotte dei dei profili (circa 30mm). E’ così possibile ottenere , da un lato, un design elegante e pulito praticamente con solo vetro a vista e alte prestazioni termiche (isolamento termico, con una trasmittanza termica molto vicina a quella dei vetri camera che oggi sono i componenti di un serramento che hanno minori dispersioni termiche), di resistenza alle azioni del vento (deformandosi per pressioni elevate del vento decisamente più ridotte rispetto a quelle dei serramenti tradizionali - classe c5 con frecce dell'ordine di 1/700),  un’ottima tenuta all’aria e all’acqua (anche sottoposte all’azione di forti pressioni del vento) e una durabilità del vetro camera pari a quella della finestra stessa. Questo sistema innovativo di serramento consente l’adozione di  doppi vetri camera (triplo vetro) e l’utilizzo di vetri di sicurezza anti sfondamento epuò essere realizzato  con differenti modalità di apertura: ad anta aprile, ad anta ribalta e scorrevole.

Il prezzo del serramento in commercio è paragonabile a quello di un serramento "tradizionale" di buona qualità.

Nella foto un prototipo di porta-finestra a due ante apribili, delle dimensioni di 2,20 mt x 1,60mt. Le fasce colorate in nero (è usabile qualunque colorazione) sono applicate direttamente sul vetro (circa 30mm di larghezza) e particolare di una finestra in legno ad anta ribalta in un appartamneto di civile abitazione.

 

A proposito dei FINANZIAMENTI per lo sviluppo economico e per l'innovazione

Per quanto riguarda l'accesso a i finanziamneti diponibili per  lo sviluppo economico e dell’innovazione, come quelli  Ministeriali e Europei gestiti dalle REGIONI gli Imprenditori possono rischiare il futoro della loro stesse imprese.

Sovente le pastoie burocratiche predispooste da Ministeri e Regioni, anziché favorire i GIOVANI e promuovere l’INNOVAZIONE e lo SVILUPPO economico,  sono TRAPPOPOLE  chiamiamole chiamiamole così che possono MINARE il futuro di molti giovani imprenditori e INIBIRE l’INNOVAZIONE e lo SVILUPPO.

E vado a spigarmi.  … Prediamo ad esempio i finanziamenti europei gestiti dalle Regioni.

Premesso che l’Europa concede alle Regioni su “progetti generali di sviluppo regionali – Obiettivi programmatici” finanziamenti volti a favorire imprese come ad esempio le Stat Up Innovative, portatrici di  progetti innovativi congruenti con gli Obiettivi programmatici individuati dalle Regioni stesse. A tale scopo le Regioni provvedono a pubblicare un bando di partecipazioni e seleziona, in base a criteri prestabiliti, i progetti più meritevoli. Fin qui nulla di strano, …. se NON fosse che dalla data di partecipazione al Bando all’assegnazione formale dei finanziamenti possono passare alcuni anni, forse anche perché i finanziamenti europei trasferiti alle Regioni potrebbero  risultare loro utili per far fronte ad esigenze di “cassa”. ... Precisato questo, il fatto GRAVE e INACCETTABILE e che le Regioni una volta assegnato il finanziamento alle Imprese, fanno sovente sottoscrivere una convenzione (contratto) che impegna le Imprese,  a PAGARE TUTTE le spese previste nel loro progetto ammesso al finanziamento, prima che la Regione elargisca loro il finanziamento, non limitandosi a chiedere di presentare alla Regione le fatture quietanzate ma anche il riscontro dei bonifici bancari effettuati per i pagamenti. Come può una start Up o una piccola impresa ANTICIPARE  tutte le spese?

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In un Paese democratico i ruoli della Politica e della Magistratura sono separati e indipendenti

 

Penso che si stanno verificando delle “situazioni” a dir poco anomale, non solo in Italia ma anche in altri Paesi come ad esempio negli USA o in Venezuela, provocate da alcune parti o fazioni politiche chiamatele come meglio credete che anche se minoritarie elettoralmente parlando, NON utilizzano più la normale DIALETTICA politica, ma fanno uso di azioni giudiziarie e in alcuni casi come in Venezuela anche della forza. Trattasi in molti casi di forze o fazioni politiche che dopo la caduta del “muro di Berlino” hanno preso le chiavi del potere, introducendo una linea di pensiero che oggi come oggi NON trova più un consenso popolare. Tali fazioni politiche sono in evidente CRISI perché incapaci di esprimere proposte alternative ed affrontare un confronto politico vero. Di conseguenza si affidano ad istituzioni dello Stato come la Magistratura per ridurre al silenzio l’avversario….  Il caso MIGRANTI insegna. … E’ SCONCERTANTE, per non dire inquietante quello che sta accadendo in Italia, Paese dove i ruoli della politica e della magistratura sono ben distinti e separati che è una prerogativa di uno stato democratico e di diritto. … NON si può ricorrere alla MAGISTRATURA per contrastare una scelta politica se questa non è gradita. La volontà popolare dovrebbe essere sovrana , volontà che sino alle prossime elezioni esprime un Governo. … Trovo necessario quindi richiamare la DEFINIZIONE di Politica, per far meglio comprendere il PARADOSSO allucinante che stiamo vivendo in questi mesi: … La Politica ha per oggetto la costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica. E’ l’attività svolta per il governo di uno stato, il modo di governare, l’insieme dei provvedimenti con cui si cerca di raggiungere determinati fini, sia per ciò che riguarda i problemi di carattere interno (p. interna), sia per ciò che riguarda le relazioni con altri stati (voce “polìtica” dizionario Treccani).

 

  1. A proposito dello SPREAD e la “politica della Finanza”
  2. Briciole di memoria: i terremoti più distruttivi in Sicilia e Calabria dal XVI^ sec. alla metà del '900
  3. Un'osservazione sugli affreschi di Pompei e l'affresco del Masaccio
  4. L’ortodossia della nuova SANTA INQUISIZIONE degli INTELLETTUALI, OPINIONISTI e GIORNALISTI di centro e della sinistra: un MANIFESTO contro la LEGITTIMITA’ del VOTO POPOLARE !!

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