In questi giorni assistiamo al risveglio morale di tutti i partiti e di tutte le nazioni occidentali colti da un’improvvisa gara - al momento a parole - di solidarietà verso la popolazione afgana e soprattutto verso le donne di questo Paese.

Fino alla presa di Kabul da parte dei talebani nessuno è mai sceso in piazza da destra a sinistra, o ha fatto azioni concrete in favore di questo popolo e per salvaguardare i diritti delle donne afgane.

La definirei una gara di ipocrisia, perché tutti i partiti, fino a qualche giorno fa erano impegnati esclusivamente a pensare ai loro interessi: al covid, a come impegnare i fondi europei, alla legge Zan sui diritti degli omosessuali e così via, ignorando di fatto quello che stava accadendo in Afghanistan, anche perché da tempo gli USA avevano annunciato il loro disimpegno e di conseguenza di tutte le forze armate occidentali che se ne sarebbero andate con loro.

E a proposito degli USA e dei Paesi a seguito. Gli USA dopo l’attacco alle “Torri Gemelle” sono intervenuti militarmente ed hanno disarcionato il governo dei Talebani, soprattutto allo scopo di catturare Osama Bin Laden. Una volta saldato il debito con lui, l’interesse americano in Afghanistan è via, via venuto meno. Ma le altre nazioni occidentali al seguito, se il loro obiettivo era riportare la democrazia in questo Paese, perché usciti gli USA dallo scenario afghano se ne sono andati, Italia compresa? Perché sarebbero caduti i 54 militari italiani? Perché abbiamo speso quasi otto miliardi di euro nella missione in Afghanistan? Quale era l’interesse Italiano in questo Paese tale da giustificarne il nostro intervento diretto? Per consentire alla Cina, alla Russia e alla Turchia di fare i loro interessi?

Non si può non ricordare anche l’intervento in Libia che ha spodestato Gheddafi su iniziativa francese e noi al seguito con altri Paesi Europei, dove noi giocoforza dovevamo anche acquistare dalla Germania le bombe per gli aerei.  Il risultato è sotto gli occhi di tutti, una Libia destabilizzata, dove la Turchia la sta facendo da padrona. E noi perché avremo partecipato?

In sintesi: abbiano una politica estera che definirei “da cagnolini al seguito”, senza una strategia concreta che miri a salvaguardare e difendere i nostri interessi. Incapacità della nostra classe politica e dirigente?